Il trading Bitcoin è una realtà emergente che sta calamitando sempre più attenzione da parte degli investitori, che sono sempre alla ricerca delle migliori piattaforme di trading Bitcoin. Il motivo può essere facilmente spiegato dai clamorosi indici di incremento del valore della divisa virtuale più famosa in assoluto.
Per capire di cosa si stia parlando, basterà ricordare come all’inizio del 2017 il Bitcoin fosse quotato intorno ai mille dollari statunitensi, mentre a circa dodici mesi di distanza il suo valore fosse ormai arrivato intorno agli 8mila.
Un incremento dell’800% nell’arco di un anno rappresenta un dato clamoroso, ove rapportato ad altri asset quotidianamente scambiati sui mercati finanziari. Non lo è, invece, ove sia paragonato a quelli messi a segno dalle Altcoin concorrenti, che a loro volta hanno aumentato le proprie quotazioni in maniera ancora più impressionante.
Piattaforma: etoro Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: xtb Deposito Minimo: 0.00€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: capex Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: trade Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: markets Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
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Piattaforme per il trading di Bitcoin: tutto parte dal broker
In un contesto simile, si capisce come in molti guardino al trading Bitcoin come un campo di guadagno estremamente promettente. Per poterne approfittare, però, occorre approcciarsi al mercato in maniera seria. Partendo proprio dalla scelta di un broker serio, magari da eToro (clicca qui per aprire un conto di trading demo gratuito), la celebre piattaforma di social trading che non ha esitato ad aprirsi al mondo delle monete virtuali.
Cosa si intende per broker serio? Anche in questo caso è necessaria una premessa, quella relativa alle tante truffe che sono state messe a segno da piattaforme che si sono caratterizzate per una lunga serie di comportamenti opachi, se non addirittura truffaldini.
Nella prima lista vanno iscritte quelle che ad esempio hanno usato i fondi dei clienti per propri particolari fini. Nella seconda quelle che invece si sono letteralmente appropriate dei soldi versati su un account da malcapitati investitori, magari attratti da mirabolanti promesse.
Occorre quindi capire, come passo propedeutico al trading sulle divise digitali, che la scelta della piattaforma con cui operare è assolutamente dirimente. Una scelta che dovrebbe poggiare su affidabilità e servizi di livello, entrambi indispensabili per permettere al trader di concentrarsi sugli aspetti tecnici del trading, senza doversi preoccupare di altro.
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Migliori Piattaforme per Criptovalute
Le piattaforme che abbiamo menzionato all’interno della tabella che potete trovare qua sopra, sono i migliori broker che attualmente consideriamo degni di presentare ai nostri lettori. Stiamo parlando dunque (in ordine di importanza) di: eToro, OBRinvest, Plus500 e Markets. Vediamoli insieme uno per uno.
eToro
Il broker di eToro è una delle migliori piattaforme in grado di consentire il trading online di Bitcoin (e un basket di molte altre criptovalute). Il broker fu Fondato nel 2006, e ad oggi eToro non è solo un broker, ma un social investment network, che permette dunque a tutte le persone di investire sfruttando “La Saggezza della Folla”. Il broker in questione consente infatti di copiare i migliori investitori di criptovalute, realizzando dei guadagni a tutti gli effetti “passivi”. Sono disponibili inoltre moltissimi altri strumenti estremamente interessanti e profittevoli. Clicca qua per approfondire su eToro.
OBRinvest
La seconda piattaforma di cui vorremmo parlarvi, e che reputiamo estremamente degna di nota, è il broker di OBRinvest. Se in passato questo broker si concentrava principalmente sulle opzioni binarie, adesso ha spostato il suo focus anche sul mondo delle criptovalute, e ad oggi risulta essere uno dei leader assoluti.
I trader possono inoltre anche scegliere, oltre al Bitcoin e le altre criptovalute offerte, una serie di asset “classici”, tra cui materie prime, coppie forex, indici, azioni. Clicca qua per approfondire su OBRinvest.
Plus500
La piattaforma di Plus500 è una delle più rappresentative in assoluto per quanto concerne il trading di Bitcoin. Rispettata ed utilizzata da milioni di trader in tutta europa, Plus500 si è man mano affermata come pietra angolare dell’industria del trading dal 2008 ad oggi. Con un fatturato pari a 437,2 milioni di dollari nel 2017, questa piattaforma è stata tra le prime società ad offrire il trading online del Bitcoin, per poi espandere la sua offerta con molte altre criptovalute.
Uno dei vantaggi principali è l’ecosistema: app per iOS, Android e Table, così come la possibilità di investire sia al rialzo che al ribasso con il Bitcoin, con delle condizioni di trading vantaggiose (spread stretti e zero commissioni). Clicca qua per approfondire su Plus500.
Markets.com
La piattaforma Markets.com è senza dubbio una delle soluzioni più affidabili in quanto questa piattaforma di trading è tra le più antiche che possiamo trovare all’interno dell’industria delle criptovalute. Oltre ad avere una storia più che decennale (a differenza dei numerosi exchange, che ormai spuntano come funghi) la piattaforma di Markets.com è regolamentata in tutta europa direttamente dalla CySEC. Questo consente quindi un acquisto/vendita allo scoperto del Bitcoin e delle altre criptovalute in modalità estremamente facile e sicura. Clicca qua per approfondire su Markets.
Trading sui Bitcoin: opportunità o truffa?
Il Bitcoin è ormai da mesi sulla bocca di moltissime persone. Non solo addetti ai lavori, ma anche risparmiatori alla ricerca di modi per non veder deperire le proprie risorse finanziarie su un conto corrente bancario con interessi pericolosamente vicini allo zero e semplici curiosi. Proprio per questo, però, è necessario il massimo di informazione sulla criptovaluta inventata da Satoshi Nakamoto nel 2009.
Ciò si manifesta tanto più alla luce delle pesanti accuse mosse da settori della finanza tradizionale contro le divise digitali. Basti ricordare in tal senso le parole di fuoco pronunciate da Davide Serra, il gestore di Algebris, che non ha avuto eccessive remore ad indicare il Bitcoin come una lavanderia di capitali sporchi. Tesi peraltro avvalorata anche dalle parole di Natalya Kasperskaya, uno dei fondatori della celebre azienda russa di cybersecurity, secondo la quale dietro Satoshi Nakamoto si nasconderebbero i servizi segreti americani. In pratica la CIA avrebbe promosso le monete virtuali per finanziare operazioni di spionaggio all’estero, senza dover passare per le vie della politica, considerate probabilmente troppo tortuose.
Voci che hanno naturalmente spinto molti osservatori a dedurre che il fenomeno delle Altcoin possa costituire un pericolo, dal quale tenersi rigorosamente alla larga. Una deduzione che però non tiene conto del fatto che il Bitcoin e le sue sorelle sono nate anche in funzione di esigenze diffuse dell’economia. Basti pensare alle divise virtuali che si propongono di rendere più veloci e sicure le transazioni sul web, o a IOTA, la moneta digitale che si propone di favorire le tante microtransazioni relative all’Internet of Things.
Insomma, se occorre sicuramente fare attenzione a scegliere le monete giuste, occorre anche ricordare come l’universo delle divise virtuali si proponga ormai come una realtà fondata su necessità vere e non come la truffa che certi ambienti finanziari tradizionali vorrebbero far credere.
Piattaforma trading Bitcoin, come scegliere
Come abbiamo già ricordato, i livelli raggiunti dal Bitcoin sono molto elevati, anche se c’è chi giura possano ancora aumentare in maniera esponenziale. Il capofila in tal senso è considerato Max Keiser, il presentatore del rapporto che porta il suo nome su Russia Today.
La sua ormai notevole celebrità è dovuta in particolare ad una previsione abbastanza clamorosa, secondo la quale un solo token della moneta attribuita a Nakamoto potrebbe un giorno sfondare quota 100mila dollari.
Di fronte a dati simili si può comprendere come siano sempre di più coloro che sono interessati al trading coi Bitcoin. A partire proprio da quel mondo della finanza tradizionale che pure sembrava decisa a snobbare il fenomeno. Basti pensare in tal senso a Jamie Dimon, il numero uno di JPMorgan, che dopo aver addirittura definito la divisa digitale una vera e propria truffa, intimando ai suoi sottoposti di non trattarla, ha poi fatto marcia indietro. Una mossa che secondo qualche addetto ai lavori si configurerebbe alla stregua di una vera e propria alterazione del mercato. Dichiarazioni come quella di Dimon, infatti, sono in grado di far calare drasticamente la quotazione dell’asset in questione. Come è successo in questo caso, proprio mentre l’istituto bancario statunitense si dedicava invece con profitto ad acquisti di Bitcoin.
Iniziare a fare trading di Bitcoin in cinque minuti
La domanda che ci si deve porre, alla luce di quanto detto sinora, è perciò la seguente: come si può fare trading coi Bitcoin?
La risposta migliore non può che essere la seguente: scegliendo una piattaforma in grado di agevolare questo tipo di transazioni. Proprio in considerazione del fatto che le tante voci su Bitcoin e Altcoin sono in grado di spaventare non poco i risparmiatori, sconsigliandoli all’acquisto diretto, che comporta anche difficoltà tecniche (ad esempio la necessità di dotarsi di un wallet, ovvero un portafogli elettronico in cui custodire il proprio tesoro), si può ricorrere ad un broker. Sono infatti sempre di più le piattaforme che consentono il trading sui Bitcoin, a partire da obrinvest, in modo da consentire ai loro clienti di approfittare di quella che si configura come una notevole opportunità. Va peraltro sottolineato come queste piattaforme propongano un modo di investire che elimina proprio i pericoli e le complicazioni derivanti dall’acquisto diretto di divise virtuali. In quale modo?
In pratica basta aprire un account con uno dei broker in questione per poter sfruttare i CFD (acronimo di Contract for Difference) sui Bitcoin e sulle altre cryptocurrencies. Chi sottoscrive questo strumento non arriverà mai a detenere fisicamente la divisa su cui investe, ma a trattarla in qualità di sottostante.
Per registrarsi a OBRinvest bastano 5 minuti, visita questa pagina per entrare nel mondo del trading online. Se invece vuoi avere maggiori informazioni riguardo il broker, visita la nostra guida completa a OBRinvest.
Trading sui Bitcoin, come funziona
Altra domanda alla quale occorre senz’altro rispondere è la seguente: come funziona il trading sui Bitcoin? Se è chiaro che lo strumento in grado di permetterne il commercio è il CFD, resta infatti da stabilire il reale funzionamento della transazione intrapresa.
Il punto di partenza è la quotazione della divisa virtuale in dollari statunitensi. In pratica, quando un trader decide di acquistare direttamente Bitcoin, vende il suo corrispettivo in dollari in base alla quotazione ufficiale raggiunta sul mercato. Il suo guadagno si verificherà nel caso in cui il Bitcoin dia luogo ad un rally, ovvero aumenti la sua quotazione, mentre nel caso contrario si verificherà una perdita.
Considerati i volumi che circolano in questo momento, la difficoltà di dare vita ad una operazione simile è proprio nella scelta del timing, ovvero il momento giusto per entrare a mercato. Occorre trovare un momento in cui la quotazione del Bitcoin abbia terminato uno dei suoi famosi cali e sia sulla via della risalita.
Con i CFD lo scenario muta notevolmente. In questo caso, infatti, non si acquista direttamente la moneta virtuale, ma si apre una posizione su contratti derivati che hanno Bitcoin come asset sottostante.
Sta naturalmente alla capacità del trader capire se sia il caso di andare long o short per trarre profitto dalla variazione della quotazione. In ogni caso, per quanto visto fino ad ora è più facile identificare i momenti di risalita rispetto a quelli di discesa: i supporti, infatti, si sono rivelati più facili da identificare delle resistenze.
I vantaggi di fare trading sui Bitcoin con i CFD
Come abbiamo già sottolineato, fare trading sui Bitcoin con i CFD comporta notevoli vantaggi. In particolare:
- Il vantaggio più evidente di questo modo di operare è quello di non doversi complicare la vita con i dettagli di carattere tecnico che sono il logico corollario al possesso diretto di valuta virtuale. Si pensi ad esempio che per conservare i Bitcoin acquistati è necessario dotarsi di un wallet, ovvero un portafogli virtuale. Si tratta di un’operazione che può in effetti far tremare il polso all’utente che non sia esperto di nuove tecnologie;
- è possibile aprire posizioni short, proprio perché non si possiede fisicamente la moneta digitale e si può scommettere su una perdita del suo valore in un determinato arco temporale;
- la potenziale perdita massima è perfettamente conosciuta dal trader;
- grazie alla disponibilità della leva finanziaria è possibile fare trading sui Bitcoin anche senza avere a disposizione grandi capitali.
Grazie ai CFD di OBRinvest puoi negoziare Bitcoin senza problemi (clicca qui per registrarti)
Conti demo: le migliori piattaforme
Anche il trading sui Bitcoin presuppone un periodo di formazione adeguato, teso a studiare nel dettaglio il tipo di mercato che si va a frequentare. Un mercato che peraltro è uno dei più liquidi e volatili in assoluto. Proprio questo è il motivo che consiglia il trader alle prime armi a dotarsi di un account demo, ovvero di una versione che simula i mercati. Cosa vuol dire? In pratica grazie ad essa l’investitore può simulare le proprie operazioni e testare la validità delle strategie elaborate, oltre al suo stato di formazione. In questa fase le eventuali perdite, e naturalmente gli eventuali guadagni, non saranno reali. Lo diventeranno solo ove esso decida di passare dalla demo, del tutto gratuita, ad un conto reale.
Va anche ricordato che se la versione demo riproduce alla perfezione l’ambiente di lavoro in cui si immergerà il trader, al contempo manca di una caratteristica fondamentale, ovvero lo stress che ne è l’altra caratteristica ineludibile. La spiegazione sta proprio nel fatto che in questa fase non si puntano soldi reali, ma fittizi. Vengono quindi a mancare la fatica mentale e l’adrenalina che invece sono il logico corollario delle contrattazioni reali. Un fattore da tenere sicuramente a mente, quando si valuta il proprio operato con una modalità simulata.
Tra i broker più affidabili troviamo IQ Option, il quale permette di fare trading di criptovalute in maniera totalmente sicura.
Conclusioni
Ormai non passa praticamente giorno che non si parli delle criptovalute, a partire dalla più famosa di esse, il Bitcoin. Una discussione che non di rado assume toni impropri e tesi a cercare di sminuire una realtà invece affascinante. Le divise digitali, infatti, traggono origine oltre che da normali appetiti speculativi anche da esigenze ben precise dell’economia, in particolare quella digitale e legata alle nuove tecnologie. Una caratteristica che anche i governi iniziano a riconoscere, se si pensa che il Venezuela ha già deciso di varare la sua moneta virtuale, il Petro, garantito dalle riserve di petrolio e minerarie del Paese.
Anche le piattaforme per il trading hanno preso atto della situazione. Lo hanno fatto allargando la loro offerta e approntando i CFD sul trading di Bitcoin e altre monete virtuali. In tal modo non è necessario acquistare e detenere la criptovaluta scelta, con le difficoltà di carattere tecnico e i pericoli che una scelta simile si porta dietro. Si punta invece sul rendimento del sottostante e si può aprire non solo una posizione long, puntando sulla crescita della quotazione, ma anche short, ovvero scommettendo su un deprezzamento.
Naturalmente, anche in questo caso, come avviene per il trading su altri asset, è necessario fare una scelta in grado di assicurare il massimo di affidabilità e servizi di elevato livello. I broker che sono in grado di assicurare queste caratteristiche non sono moltissimi e quelli che abbiamo indicato rientrano nel ristretto novero di piattaforme da prendere in considerazione. Una scelta adeguata può in effetti essere il primo passo per un trading proficuo e nel quale l’investitore possa occuparsi solo del suo commercio, senza essere distratto da eventi di altro genere.